BASKET: Virtus Segafredo Bologna - Red October Cantù 83-88 | VIDEO
Un pugno in faccia che fa male, perché la Virtus, abbassata la guardia difensiva, lo ha meritato da una Cantù capace di imporre il suo ritmo. Una sconfitta che complica la via playoff, senza comprometterla, ma dando l’impressione di una squadra che nelle ultime cinque giornate dovrà combattere un po’ di fantasmi e ritrovare la condizione migliore. Vince la squadra dell’ex Sodini, che gioca meglio e soprattutto gioca la partita preferita. Tenendo i ritmi alti,, mettendo in difficoltà con la zona una Segafredo che da tre punti non segna quasi mai, 5/24 alla fine dopo esser stata 1/13 all’intervallo. Sbadata nel perdere 15 palloni, la maggior parte dei quali banali, esattamente come sanguinare davanti a uno squalo, trattandosi del pane preferito della Red October. E inutilmente aggrappata ai rimbalzi offensivi, 12 nel primo tempo e 15 totali, oltre che alle giocate di uno straordinario Baldi Rossi, 20 punti e 8 rimbalzi, e di un Alessandro Gentile quasi perfetto 24 punti e 6 assist fino all’episodio chiave del match, l’ultima persa a 12” dalla fine quando c’era da recuperare il -2. Conclusione comunque giusta, perché Cantù aveva avuto sempre il pallino in mano, grazie alla capacità di Burns di coniugare qualità e quantità e degli altri americani di venir fuori in momenti diversi. Oltre a Baldi Rossi e Gentile invece la Virtus aveva pochissimo dagli altri. Lafayette un disastro in regia, dove le speranze sono cresciute sotto la direzione di Stefano Gentile. Slaughter, Umeh e Lawson fuori gara, Aradori fermo a due fiammate per quanto significative, 8 punti filati nel terzo quarto e 5 nel finale per dare due volte un inutile pareggio. Adesso è tutto complicato ma non compromesso. Certo a Torino, altro scontro diretto determinante, servirà dimostrare di poter cambiare ancora passo.