
RIMINI: Omicidio Niang, si indaga sull’ipotesi di odio razziale | VIDEO
Rimane avvolta nel mistero l’uccisione di Makha Niang, il lavapiatti 27enne, freddato con due colpi di pistola a Rimini la notte tra martedì e mercoledì scorsi. E non si esclude l’ipotesi di odio razziale come movente. Il giovane senegalese sarebbe stato ucciso mentre se ne stava seduto su di una panchina della Passeggiata degli Artisti, nel quartiere di San Giuliano, lungo il fiume Marecchia. In base ai risultati dell’autopsia, un proiettile ha spezzato la caviglia destra del ragazzo, mentre il secondo, quello letale, ha centrato il cuore provocandogli una emorragia interna che lo ha ucciso in pochi istanti. Un elemento determinante per le indagini potrebbe essere il video di una telecamera della zona, che avrebbe ripreso la scena. Sulla sua analisi si attendono aggiornamenti. Nella giornata di giovedì sono stati arrestati a poca distanza dalla scena del crimine due giovani di nazionalità albanese, di 22 e 28 anni, per porto illegale di arma da sparo. Ma la loro pistola non è compatibile con quella dell’omicidio di Makha Niang. E dunque il collegamento tra i due fatti pare al momento infondato. L’amministrazione comunale e la comunità senegalese di Rimini chiedono che si faccia chiarezza al più presto. Sul delitto di San Giuliano grava l’ombra degli spari di Macerata e di Firenze. Ma prima di parlare di odio razziale si attendono ulteriori dettagli dagli investigatori.